Prima sul blog e poi sul giornale

Ho sempre pensato che le cose andassero così: un bravo giornalista scriveva un bel pezzo su un importante quotidiano e poi lo stesso pezzo dava lo spunto a infiniti copia e incolla su vari blog. Ma questa non è la regola. Può invece capitare l’inverso. Mi spiego meglio: ieri, lunedì, ho letto la Stampa e TuttoSoldi (le sue pagine dedicate all’economia). Sono stato incuriosito da un articolo L’immobiliare ora è in affanno a firma di Gianluigi De Marchi. Bell’articolo! Completo e interessante. Andrebbe letto da tutti quelli che, santa ingenuità, stanno pensando di mettere i loro risparmi nel mattone. Pensano cioè di comprare un appartamento, non per abitarci ma come forma di investimento. Sono così convinti della razionalità delle loro scelte che dimenticano due fatti ben citati nell’articolo:

  1. tra spese e tasse il 15% dell’investimento scompare alla firma del rogito (un po’ come quando compriamo un’auto)
  2. la previsione di molti (ANCE, ecc.) è di un ulteriore calo delle quotazioni.

Al termine della lettura mi sono detto: questo articolo lo segnalo sul blog! Ho cercato sul sito della Stampa ma ho visto che avrei potuto solo inserire un link con il file pdf della pagina di TuttoSoldi.

Ma il link era http://www.lastampa.it/_settimanali/tuttosoldi/default_pdf.asp?pdf=2 e quindi destinato a diventare inutile nel giro di una settimana. A quel punto ho deciso di fare una ricerchina per vedere se non trovavo il testo dell’articolo da linkare in modo perpetuo. Bingo! L’articolo (quasi identico) era già apparso su un blog qualche mese prima (28 gennaio 2010):

DITUTTOUNBLOG_2010-01_Comprar_casa

Bene! Così almeno posso inserire qui il link all’articolo e sapere che funzionerà anche fra una settimana. Ennesima occasione per riflettere sui problemi dei quotidiani italiani e sul ruolo crescente di Internet. Comunque l’articolo è davvero utile e te lo consiglio.

Un commento

  1. Con questo articolo cade (numeri e dati alla mano) il mito “del mattone”, o almeno dovrebbe. Infatti sono convinta che facendo leggere l’articolo ad un qualsiasi italiano fedele alla cara vecchia idea dell’investimento immobiliare, questi non cambierebbe di molto la sua visione.

    Perchè? Perchè il mito del mattone si contrappone, nella maggior parte dei casi, al rischio dell’investimento finanziario. Quindi sul piatto della bilancia, non vi sono dei dati concreti in opposizione ad altri dati concreti, ma l’investimento sicuro contrapposto a quello rischioso.Questo accade perchè le persone tendono a non aver fiducia nelle banche, soprattutto in un grave periodo di crisi come quello che stiamo vivendo (si pensi al caso Lehman Brothers che proponeva investimenti finanziari vendendoli come “sicuri”).

    A monte del “mito del mattone” dunque non c’è un calcolo ponderato dei vantaggi/svantaggi dell’investimento immobiliare, ma più semplicemente la certezza di non perdere il proprio investimento.

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